A Moena, l'arrivo di San Nicolò si festeggia già la sera del 5 dicembre coi bambini che animano le vie del centro suonando i "campanelli"
Il 5 dicembre, come tradizione vuole, tutti i bambini del paese dopo le 17 escono di casa con i "campanacci" per avvisare la popolazione dell’arrivo di San Nicolò.
A gruppetti si fermano davanti ai negozi intonando la filastrocca "San Nicolò da Bari, la festa dei scolari, la festa dei putei che sona i ciampenei!", ottenendo come ricompensa dolcetti, caramelle, frutta secca, castagne e qualche mandarino. Per i bambini è una vera sfida.
Una volta rientrati a casa, inizia il conteggio e la ripartizione del bottino in attesa che arrivi San Nicolò.
Il Santo più amato dai piccoli, in abito rosso da vescovo con mitra e pastorale, arriverà scortato da due angeli, che lo aiuteranno a portare la gerla con i regali, e dai "Krampus" (diavoli), temuti da tutti i bambini.
Durante la notte, passerà di casa in casa. I diavoli attenderanno fuori dalla porta, a meno che non vi siano bambini particolarmente discoli da dover impaurire per tutte le marachelle combinate durante l'anno.